Situazione critica per gli aeroporti cinesi. Secondo Loadstar diversi scali del paese sono ad oggi infatti talmente congestionati da mettere a rischio le stesse spedizioni.
Le cause sarebbero da ricondurre alla ‘tempesta perfetta’ che si è creata nei giorni scorsi, con il parziale allentamento del lockdown di diversi paesi che ha provocato un’impennata della domanda di mascherine. Il corto circuito si è creato poi con la ‘stretta’ delle autorità cinesi sui controlli a carico dei DPI in uscita dal paese, decisa dopo che alcune ispezioni nei giorni scorsi avevano riscontrato la presenza di materiale difettoso.
Il risultato: secondo gli spedizionieri interpellati dalla testata britannica, alcuni aerei sono “decollati vuoti”, perché la merce non è riuscita a raggiungere per tempo gli scali. Un problema che oggi, considerati anche i noli alle stelle (inclusi quelli per il charter di interi aeromobili), rischia di avere conseguenze economiche molto pesanti.
Le situazioni più difficili sono state osservate a Shanghai Pudong, Guangzhou, Zhengzhou, Shenzhen e Xiamen, in particolare a ridosso del 1 maggio. Per ovviare alle criticità alcuni operatori stanno cercando di far partire la merce da aeroporti minori, che però spesso hanno procedure meno fluide e meno addetti degli scali più grandi. Anche per questo motivo altri, tra cui rappresentanti di Crane Worldwide Logistics e di Norman Global Logistics hanno spiegato di star consigliando alla clientela di optare per il trasporto marittimo, che in questo momento per certe rotte può garantire condizioni competitive con quelle aeree.
Fonte: www.aircargoitaly.com